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Sentiero Baskin
Sentiero Baskin: lo sport incontra le politiche sociali
Il “Sentiero Baskin” è un’iniziativa unica e innovativa nel panorama sportivo della provincia di Salerno. La squadra unisce gli ospiti della Bottega dell’Orefice di Sala Consilina, i minori stranieri non accompagnati del progetto SAI (Sistema di Accoglienza e Integrazione) di Padula-Montesano sulla Marcellana, i giocatori della Polisportiva Valdiano e le famiglie del territorio. Sotto la guida della coach Annalia Cutolo, questi atleti, molto diversi tra loro per età, abilità e storie personali, si sono uniti sotto la bandiera del Baskin, costruendo una comunità basata sul rispetto, l’amicizia e l’inclusione.
Fondata nel Vallo di Diano a novembre 2021, Il Sentiero Baskin è la prima squadra di Baskin formata nella provincia salernitana. Gioca nel Campionato Senior della Campania. Le partite in casa si svolgono nella palestra comunale di Sant’Arsenio (SA).
Il Baskin: Sport e Inclusione
Il Baskin, abbreviazione di “basket integrato”, va oltre il concetto di sport tradizionale. Promuove l’inclusione permettendo a persone con differenti abilità, fisiche e cognitive, di giocare nella stessa squadra. Non è solo uno sport per tutti, ma per tutti insieme: maschi e femmine, disabili e normodotati, giocano fianco a fianco. Ogni giocatore ha un ruolo fondamentale, contribuendo al successo della squadra con le proprie risorse e capacità. Nel Baskin si vince e si perde insieme, offrendo un raro esempio di vera integrazione sociale.
La Ricerca del CNR
Il “Sentiero Baskin” costituisce l’oggetto di un’indagine sociologica promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), sotto la direzione del sociologo Paolo Landri. In questo studio, il CNR considera la squadra di Baskin del Sentiero e le relative modalità organizzative come un caso paradigmatico di welfare generativo, un modello che intende valorizzare la vulnerabilità come risorsa, piuttosto che considerarla un deficit.
Welfare Generativo e Integrazione Comunitaria
Il welfare generativo, in contrasto con il welfare tradizionale, è fondato su una dinamica che coinvolge i soggetti vulnerabili nel tessuto comunitario, trasformando la loro fragilità in un contributo produttivo. Nel contesto del Sentiero Baskin, la convivenza di persone con disabilità, minori stranieri non accompagnati e atleti normodotati in uno stesso spazio competitivo sfida le distinzioni convenzionali tra “normale” e “vulnerabile”. La pratica sportiva diventa così un veicolo di inclusione sociale che alimenta il rinnovamento della comunità e rafforza i legami sociali
Inclusione e Competitività: Un’Innovazione Sociale
Secondo Landri, l’innovazione sociale non si limita all’implementazione di nuove tecnologie, ma richiede “buone combinazioni” sociali. Il caso del Baskin dimostra come inclusione e competitività, tradizionalmente concepite come opposte, possono coesistere e rinforzarsi a vicenda. Questo approccio trasforma la debolezza in un motore di innovazione sociale, mettendo in discussione le logiche assistenziali tradizionali.
Verso la replicabilità del modello Baskin
La replicabilità del modello “Sentiero Baskin” in altre realtà comunitarie dipende dalla capacità di instaurare una dialettica tra inclusione e competitività. Il progetto messo in campo dalla Coop. Il Sentiero, illustra come le politiche sociali basate sul welfare generativo non devono limitarsi ad assistere i soggetti vulnerabili, ma piuttosto integrarli attivamente nel processo di sviluppo comunitario, convertendo la disabilità in una risorsa preziosa per il benessere collettivo