Progetto Vecchia Roscigno e nuovi cittadini

Progetto Vecchia Roscigno e nuovi cittadini

CHIUSO. Il progetto “Vecchia Roscigno e nuovi cittadini” ha come beneficiari i migranti ospiti della struttura SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Comune di Roscigno. Un piccolo paese di poco meno di mille abitanti, dal 2011, impegnato nell’accoglienza dei profughi. Qui, da tre anni, a pochi passi dal vecchio borgo, è attivo un progetto SPRAR. I migranti, sono tutti uomini e provengono perlopiù dall’Africa subSahariana. I volontari del Servizio Civile a fianco degli operatori e del mediatore culturale sostengono quotidianamente la vita dei migranti, una vita spesso sospesa soprattutto per coloro che sono in attesa di uno status giuridico. Esistenze staccatesi dalla loro terra e dalla loro famiglia e spostatesi a migliaia di chilometri, dall’Africa all’Europa. All’interno della struttura S.P.R.A.R i “beneficiari” con l’aiuto dell’equipe e dei Volontari imparano la lingua italiana. Per alcuni di loro, privi di alfabetizzazione, riuscire a leggere e a scrivere e ad apporre la propria firma sotto un documento è la loro prima grande vittoria. Qui, dove si attua quella che viene chiamata la “seconda accoglienza” vengono attivate anche quelle misure di accompagnamento all’inserimento socio-lavorativo del migrante. È grazie a questo rapporto costante con il mondo dei migranti, con la loro vita e le loro storie, le loro traversìe e le loro paure, che si dà la possibilità a chi entra in contatto con loro, di compiere un’esperienza di piena e oggettiva conoscenza del fenomeno migratorio. È così – hanno scritto i Volontari- che si «può creare un futuro migliore». La conoscenza che abbatte i pregiudizi e tiene viva la solidarietà sociale. A Roscigno, nel 2016, la Cooperativa Sociale Il Sentiero, ente gestore dello SPRAR, ha deciso di celebrare qui la Giornata Mondiale del Rifugiato indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

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